giovedì 6 aprile 2017

Virtu' guerriere.

"Se noi,
con la passera rasa, profumate,
in vestaglie d'Amorgo trasparenti,
girassimo per casa, e quando i nostri
mariti, a pinco ritto, ci volessero
fotter, non ci accostassimo, e fuggissimo,
presto, lo so, farebbero la pace!"
(Lisistrata, di Aristofane, prima rappresentazione ad Atene, 411 a.C.)



Nella commedia le donne ottengono cio' che vogliono, ovvero la fine della Guerra del Peloponneso.
Nella realta', purtroppo, in tutte le guerre il metodo non funzia, visto che primo diritto dei guerreri e' quello di stuprare (prima o dopo averle ammazzate, preferibilmente prima) le donne, ragazze e bambine del "Nemico".
Lo stupro come arma di guerra e' una lunga tradizione che continua imperterrita in qualunque parte del mondo.
Eppure esistono donne che difendono la guerra e le virtu' guerriere.
Ma devono essere le stesse che definiscono se stesse "brave donne" mentre le altre son tutte puttane & troie.
Un giorno o l'altro forse mi riuscira' capire quel tipo di donna.
Ma fossi in voi non tratterrei il fiato nell'attesa....

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