martedì 27 dicembre 2011

E allora, ci contiamo?

Alla fine sembra che l'antifascismo sia una cosa noiosa, retro', da vecchi rompicoglioni con l'Halzheimer o da giovani segaioli invasati...e che invece insomma, in nome della tolleranza e della democrazia bisogna dare spazio a tutti....
E vabbe', che sono una vecchia scassacazzi lo sapevo da tempo, acida indubbiamente, rompicoglioni per partito preso.
Pero' ad occhio e croce non siamo proprio 4 gatti....via, diciamocelo....c'e' ancora gente al mondo (anzi, in Italia) che npon solo si professa antifascista, ma persino....(orrore)....FEMMINISTA!
No, via, ma esiste una parola piu' demode' di questa? Mah, un dramma, uno strazio, una tragedia, uno schifo....ma ve ne rendete conto?
No, vero? Che la neolingua di cui si parlava in 1984 sia ampiamente arrivata no, non se ne rendono conto tutti....che "Femminismo, "Antifascismo", "Resistenza", "Politica"; "Ideologia" ecc. ecc sono diventate insulti deve essere sfuggito a molti....
Ma non a tutti: e allora contiamoci, in quanti siamo....intanto, un articolo su un blog che seguo di quelli che regalano 10 anni di voglia di andare avanti, non arrendersi, non dimenticare...

Chi ha sdoganato CasaPound? (Femminismo a Sud - NoBlog)

Poi cominciamo a contarci: io ci sono.

domenica 25 dicembre 2011

Come si diventa nazisti

  Questa è la storia di una piccola città della Germania durante gli anni della Repubblica di Weimar e i primi anni del Terzo Reich; ed è al contempo un tentativo di comprendere come una democrazia civile sia potuta precipitare e affondare in una dittatura. Thalburg (in realtà Nordheim) è un tranquillo centro dell'antico regno dello Hannover, diecimila abitanti, molto commercio e poche industrie, che negli anni che vanno dal 1930 al 1935, come tutta la Germania, cambia volto: sulla base di una documentazione e di un'indagine personale, Allen racconta le tappe di quella tragica trasformazione, dando un volto e un'identità precisa a fatti e persone che hanno legato il loro destino alle sorti del popolo tedesco.

Conoscete i Rammstein? Se non siete metallari, forse no ...Sono un gruppo industrial dalla Germania ... qualche tempo fa ho letto qualcosa su di loro:
«A Guadalajara un tizio è arrivato con una maglietta con una svastica Probabilmente avrà pensato che era un simbolo folkloistico in Germania Questo tizio era di circa 25 anni, e non poteva sembrare più indio:.. Capelli neri lunghi, un naso aquilino di grandi dimensioni, e indossava una maglietta con una svastica. E 'stato subito pronto a toglierla, non appena gli è stato spiegato che è un simbolo molto impopolare oggi. Probabilmente voleva solo onorare il gruppo. Dopo qualcuno ci ha spiegato che dopo la seconda guerra mondiale
molti criminali di guerra  tedeschi si erano stabiliti a Guadalajara. Così abbiamo chiesto la stazione radio locale di annunciare che la T-shirt con una svastica non era benvenuta allo show. Questo è stato accettato e rispettato. Ma non c'era gruppo di destra allo show . Erano solo persone lontane dalla Germania e che aveva pensato che questo avesse qualcosa a che fare con la storia tedesca e che il gruppo avrebbe apprezzato come segno di rispetto! Gli abbiamo detto che non era così e hanno capito. Per fortuna i ragazzi sono stati presentati durante gli autografi, così abbiamo avuto la possibilità di reagire ».(Emanuel Fialik, manager dei Rammstein) "
Non so perché mi e' tornata in mente questa cosa dopo aver letto il libro ...forse perche' e' fin troppo facile ripetere gli errori/orrori del passato quando nessuno ricorda.....