venerdì 12 maggio 2017

Kurdistan

E quindi eccomi qui: nuova avventura.
Il Kurdistan iracheno. A livello di esperienza di vita, un notevolissimo miglioramento rispetto al Sud Sudan, che sta affogando nella miseria e nella guerra. Confesso, due anni a Wau sono stati durissimi. Sono andata via con un senso di liberazione immenso, e con una punta di senso di colpa nel lasciare un paese che ha davvero bisogno di tutto. Ma non ce la facevo piu'.
E sono arrivata in Iraq. Secondo il sito piu' aggiornato che ho trovato, quello dell'Express, (un noto quotidiano britannico) ho guadagnato solo una posizione in fatto di pericolosita': i primi due posti solidamente detenuti da Siria ed Afghanistan, il Sud Sudan terzo, l'Iraq solo quarto. Seguono Somalia ed altri: l'elenco dell'inferno in terra. Eppure, la sensazione che ho avuto e' molto diversa. Ok, cominciamo col dire che la regione autonoma del Kurdistan e' una situazione decisamente particolare rispetto al resto dell'Iraq. Non provo neanche a tracciare una sintesi di storia del Kurdistan, non la conosco a fondo (e neanche superficialmente), cerchero' di documentarmi in futuro...ma la citta' in cui sono, Duhok, e' un bel posto, molto simile alla nostra idea di citta'. Cosa che Wau, in Sud Sudan dove ho lavorato e vissuto due anni, proprio non è. Li', che eri in una paese in guerra e nella miseria piu' nera lo capivi prima di arrivarci, dai collegamenti impossibili (non esistono ferrovie, strade impraticabili e pericolosissime, compagnie aeree locali improponibili...), qui arrivi comodamente nella capitale Erbil con un comodo volo di linea Lufthansa, aeroporto nuovissimo, autostrada piuttosto ben tenuta, auto moderne, e poi si arriva a Duhok in meno di due ore.
Che e' a  a 50 Km da Mosul.
Che da qui proprio non si vede.
Pero' ad ogni incrocio (nei viali principali) ci sono le indicazioni per Erbil, per Mosul e per altre localita' che ancora non conosco.
Ho scoperto, in una settimana, che qui si sta benissimo, posto ottimo, tranquillo, pieno di negozi, belle auto, giardini curati, belle case, scuole, strade tenute meglio della Firenze-Siena (non che ci voglia molto), parchi, alberghi, ristoranti...insomma, una citta' viva e molto piacevole. Pero', se sbagli incrocio, ti potresti avvicinare all'inferno.
Ho scoperto anche che qui il giorno festivo è il venerdi', ed il week-end è composto da venerdi' e sabato (la domenica ricomincia la settimana lavorativa). La cosa scombussola un po', ma ci si abitua in fretta.....oggi una bella scampagnata al lago, domani riposo
Devo ancora capire molte cose.

Nessun commento:

Posta un commento